sabato 7 gennaio 2012

Fine di un corso...Inizio di un sogno!

Dopo il corso per aspiranti wedding planner tenuto a Salerno, lo scorso Novembre 2011, è stato chiesto ad alcune delle ragazze che hanno partecipato, di rispondere a qualche domanda...

Ecco cosa risponde Francesca Cartolano, oggi già inserita nel mondo del Wedding.

Perché hai scelto di fare un corso da wedding planner?

L’ho deciso per gioco, è stato un regalo che ho voluto concedermi senza che vi fosse un’incombente necessità che lo richiedesse: a 25 anni ero giunta all’età in cui alcune delle mie amiche iniziavano a decidere la data del proprio – magico - giorno mentre io continuavo solo a sognarlo. Di solito, quando le energie vengono, tutte, fatte confluire attraverso il canale della fantasia si ha la possibilità di sublimarle in spettacoli tanto unici quanto particolarissimi: immaginare non costa nulla!!!
La mia amica dai tempi dell’asilo si era appena sposata, in qualità di testimone le avevo dato una piccola mano nell’organizzazione, impegno poco gravoso ma sufficiente a farmi innamorare delle idee più stravaganti e poco consuete che spulciavo dal web; ho ricercato un “tema” che potesse racchiudere le passioni degli sposi e immaginato qualche dettaglio che rendesse la cerimonia piacevole e memorabile. Qualche giorno prima del matrimonio io e la sposa abbiamo “creato” dei segnaposto per gli invitati al ricevimento. È così che è scoccata la scintilla. Eppure incarnava ancora un semplice sogno nel cassetto, continuavo a ripetermi che “un giorno avrei potuto…” ma non osavo crederci per davvero, sorridevo delle illusioni frivole che ogni tanto attraversavano i miei pensieri.
La vera spinta me l’ha data un’altra mia carissima amica che, prima di decidere la data delle sue nozze, continuava ad annunciare che non avrebbe avuto bisogno di una wedding planner al suo matrimonio perché lei aveva…me!!! Lo affermava con estrema convinzione e serietà, ancor prima che io stessa potessi accorgermi che sarebbe potuta essere una professione che mi avrebbe fatto sentire davvero realizzata, combinando al meglio le mie qualità più istrioniche. Oggi devo ringraziare la sua avventatezza, credo che se non fosse stato per lei non avrei mai scelto di seguire un corso da wedding planner. Probabilmente non mi sarei neanche mai fatta sfiorare dall’idea. Così, quando la data delle sue nozze è stata resa pubblica, ho ripreso e perseverato nella mia ricerca sul web: questa volta però, oltre a “ispirazioni”, ho iniziato a ricercare informazioni sui requisiti e la preparazione che una vera wp avrebbe dovuto avere. Appuntavo ogni sorta di informazione su corsi che avrei potuto frequentare comparando i prezzi, annotando le date, la preparazione che avrebbero offerto e il materiale che avrebbero rilasciato.
Ho subito scartato le proposte che puzzavano di “bufala”, non saprei dire con esattezza secondo quali criteri sceglievo cosa cestinare e cosa passare alla , probabilmente affidandomi a un indefinito sesto senso e confidando di star facendo la cosa giusta. Proprio questo sesto senso, o forse il destino ?, ha voluto che quello che rispondeva a tutte le mie richieste fosse il corso di Cinderella Wedding Planner tenuto dalla professoressa Sonia Semeraro. Non sarebbe stato difficile raggiungere la sede dei corsi e soprattutto avrei potuto pagarlo con i miei risparmi (anche perché si trattava di una cifra rispetto ad altre che mi erano state richieste per corsi che, sulla carta, non offrivano nessuna delucidazione in più rispetto a quello che CWP proponeva).

Quali erano le tue aspettative prima di frequentare questo corso?

Speravo mi desse delle giuste dritte per affrontare l’organizzazione di un matrimonio senza commettere errori/orrori grossolani. In giorni tanto “importanti” –tali da dover essere conservati nell’angolo più intimo del cuore per il resto della vita- è sufficiente che il più piccolo dei particolari riveli la sua inadeguatezza così manifestamente, tanto da rovinarne il ricordo sia dei “protagonisti” che delle “comparse”. Nel momento in cui si decide di affidarsi a una professionista è proprio quello il pericolo che si vuole scongiurare: evitare che una “smagliatura” possa trasformarsi nel più frustrante dei ricordi. Ho creduto che, conoscendo le basi, avrei potuto poi giocare con la mia fantasia e la mia creatività sapendo però agire con professionalità e perizia. Sempre grazie alle mie infinite ore passate a prender notizie attraverso ricerche in internet, ero riuscita ad avere un’idea del lavoro di Sonia prima di conoscerla dall’altra parte della cattedra. Oggi non è poi difficile lasciare presentazioni del proprio lavoro online, è pur vero che, però, chi si impegna in questo settore ha il dovere di rendere evidente il frutto dei propri sforzi pubblicizzandolo attraverso tutti i canali che i nuovi media offrono, nella misura più veritiera e decorosa possibile. Una buona e seria pubblicità è la migliore arma da utilizzare sia per farsi conoscere, sia per smascherare coloro che di “professionale” hanno solo una maschera. La cosa che mi entusiasmava di più era l’aver appreso che Sonia era specializzata in diverse “tipologie” di matrimoni, è stata questa la novità che mi ha incuriosito di più, abituata com’ero a seguire attraverso le trasmissioni tv la progettazione e la preparazione di una sola , convenzionale, classica cerimonia.

La preparazione della docente?

Il primo luogo comune da sfatare è che le milanesi abituate alla vita mondana abbiano la puzza sotto il naso (almeno noi "terrone" amiamo consolarci pensando che siano fredde e distaccate). Sonia si è subito presentata in tutta la sua semplice umanità, con modi pacati e tranquillizzanti, e anziché “parlarci” o “raccontarci” del suo lavoro ci ha mostrato un video che racchiudeva le immagini più belle dei suoi lavori. Il corso era iniziato da soli cinque minuti ed eravamo già tutte a bocca aperta! Le ore del corso sono quindi proseguite velocissime, le spiegazioni erano così dettagliate da farci essere subito parte attiva nella lezione; tanto più che i gruppi di lavoro che Sonia formava per rendersi conto di quanto eravamo capaci di collaborare ed esprimere idee originali e uniche allo stesso tempo sono stati un valido esperimento per confrontarsi ma anche per riconoscere e testare che ognuna, attraverso il proprio gusto e la propria particolare visione estetica, interpretava le “regole” in maniera corretta ma del tutto personale.
In ogni sua spiegazione - e voglio sottolinearlo perché sono sicura che questo è il particolare che rende evidente quanto possa essere “generosa” come insegnante-non è stata mai avida di suggerimenti o gelosa della sua esperienza, nel continuare a fornirci dettagli su cosa fosse giusto fare, quali passi da seguire, quali le scelte migliori, ci descriveva sempre minuziosamente quali fossero le sue personali scelte da wedding planner, senza difendere il suo “territorio” per paura che, uscite da quell’aula, saremmo potute essere sue potenziali concorrenti. Più di ogni altra cosa è questa la qualità che ho apprezzato di più, un’etica professionale e un’umanità che (posso confermarlo personalmente) non sono sempre facilissime da ritrovare, purtroppo, in quest’ambiente.

La tua soddisfazione?

Non credo si possa definire “soddisfazione”, sarebbe sminuire l’entusiasmo dal quale sono stata travolta. È esploso con una forza tale da non poter essere più controllato. Continuavo ad autocongratularmi con il mio ES per avermi richiesto una gratificazione simile. Sonia, tra l’altro, senza alcuna remora si era subito prodigata a sostenermi e incitarmi a non mollare perché aveva riconosciuto in me buone potenzialità che, sfruttate, avrebbero fatto di me “un’ottima wedding planner” (“ottima wedding planner “ è l’esatta citazione di sue confidenze, tant’è che continuavo a ripetermi ,mentre parlava con me, che era il caso di svegliarmi da quel sogno). Se la soddisfazione è, però, direttamente proporzionale al senso di “ricchezza” che il corso aveva profuso in me, posso allora affermare senza esitazione che ero (sono) soddisfattissima. Magari era perché avevo finalmente scoperto una grande passione che mi rendeva felice, sarà perché mai mi sarei aspettata che un corso risvegliasse desiderio, ambizione, tenacia che da tanto si erano assopiti in me, sarà perché effettivamente - e senza bisogno alcuna spiegazione più incisiva – il corso è stato un ottimo passo per iniziare a percorrere il cammino che ogni wedding planner qualificata dovrebbe percorrere: io non potrei definirmi più appagata.

In che modo ti è stato utile questo corso?

Tanto da stravolgermi la vita! Sia dal punto di vista personale che professionale è stato per me un vero e proprio “bivio” che mi ha posto di fronte a scelte che hanno segnato nettamente il mio futuro. Ho deciso di affrontarlo con coraggio e tenacia, il passo più difficile da compiere è stato che, per potercela fare, dovevo essere io stessa a credere in me. Quando ho percepito che le persone che mi volevano davvero bene mi incoraggiavano perché, prima di me, erano convinte che potesse essere la mia strada, ho perso ogni inibizione e ho iniziato semplicemente a ….provarci.
Fantasia, manualità, creatività erano doti che già possedevo e ostentavo con immenso orgoglio in vari ambiti della mia vita, l’esperienza ho iniziato a ricercarla con dedizione e entusiasmo!
Sonia, tra l’altro, si è dimostrata sempre disponibilissima anche dopo aver terminato le lezioni del corso. Con una prontezza e una velocità disarmante rispondeva e delucidava i miei mille dubbi che gli esponevo tramite mail o contattandola telefonicamente. Mentirei se non annoverassi anche il suo aiuto tra i fattori che hanno fatto sì che io trovassi fiducia in quello che facevo: sentire che non ero poi completamente sola nell’affrontare le prime, cruciali, scelte mi ha rincuorato quando, all’inizio, mi sembrava un’impresa troppo grande per essere affrontata da me sola.
Da qualche giorno sono riuscita a combinare al mio lavoro un’altra mia passione, quella per la scrittura, e ho aperto un blog sui generis, che parli del mondo-matrimonio cercando di ricreare con le mie lettrici l’atmosfera piacevole e leggermente frivola di un aperitivo tra amiche!Propongo le mie idee (e naturalmente pubblicizzo il mio lavoro), e nel frattempo, come posso, cerco di rendermi utile per le future sposine in preda a mille dubbi. (http://aperitivoaifioridarancyo.blogspot.com/ )
Ho anche iniziato a stringere collaborazioni con professionisti del settore, fornendo il mio aiuto per allestimenti ad hoc piuttosto che in una sorta di patto tra “sodales” fatto di pubblicità reciproca e sinceri scambi di idee e virtuali pacche sulle spalle.
In questo momento ho così tante idee che mi frullano per la testa da aver paura di non riuscire ,presto, più a contenerle ma, inspiegabilmente, guardo al futuro con ottimismo.
So di aver trovato la mia strada e questo mi basta a stabilire, giorno dopo giorno, le mie piccolissime priorità. Ho capito che questa mia, ritrovata, serenità è la prima delle caratteristiche che mi fa essere una discreta wp. Quando una sposa si affida a una wp ha bisogno, prima di ogni altra cosa, di essere tranquillizzata, capita, compresa, ascoltata ed io sono sempre stata discretamente brava a far questo, anche quando non lo facevo per “lavoro”. Ora che sono in ballo, essendo sempre di più innamorata di questa musica, non conosco motivi validi che mi possano far abbandonare la pista tanto facilmente!!!!